Un piccolo gesto di grande impatto

Quando la didattica si avvicina a temi sociali: Giornata contro la violenza sulle donne

Le recenti notizie di cronaca purtroppo sottolineano come il tema della violenza di genere, femminicidi e soprusi ai danni delle donne sia ancora prevaricante nella nostra quotidianità. Dall’inizio dell’anno, in Italia sono state 104 le vittime di femminicidio secondo i dati forniti dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza: un dato che cresce rispetto allo scorso anno in cui le vittime sono state 100.

Proprio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne sono migliaia le manifestazioni, iniziative e momenti di confronto e dialogo che in tutto il mondo hanno unito persone diverse con le storie e il ricordo di chi non c’è più.

Perché il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne?

È stata l’Assemblea delle Nazioni Unite ad istituire la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne scegliendo questa data data in ricordo dell’uccisione delle sorelle Mirabal – attiviste politiche che si opposero alla dittatura dominicana – avvenuta proprio il 25 novembre del 1960 a Santo Domingo per ordine del dittatore Rafael Trujillo.
Il 25 novembre in ABF: come gli studenti ci avvicinano ad una sensibilizzazione partecipata

Anche ABF, con grande e spontaneo apporto di tutti gli studenti, abbraccia la giornata e si unisce in solidarietà ai valori che questa rappresenta. Proprio per questa occasione, la classe 2I sta lavorando ad un’UDA legata al femminile e a cosa significa essere donna nella nostra società.

L’UDA è un’unità didattica di apprendimento per competenze: si tratta di un percorso formativo interdisciplinare che ha come suo principale focus lo sviluppo e il miglioramento di determinate capacità da parte degli studenti lavorando attorno ad un unico macro-argomento.

Questa mattina presso la nostra sede di Bergamo, le studentesse hanno accolto compagni e visitatori mettendosi nei panni di chi ha subito e raccontato cosa vuol dire davvero essere donna oggi: il loro obiettivo è stato quello di “vestirsi” le vittime creando dei ritratti in carne e ossa che rendessero reali quelle storie. Da sfondo a questa silenziosa ma forte performance era presente un totem realizzato dagli studenti dei percorsi personalizzati (PPD).

Inoltre, sono stati distribuiti dei fiocchi da indossare di colore rosso: simbolo di questa giornata commemorativa.

Perché il rosso è il simbolo della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne?

Il colore rosso è divenuto presto emblema di questa giornata perché ricorda la passione ma anche il sangue e la violenza. Si tratta dello stesso colore delle 33 paia di scarpe che l’artista messicana Elina Chauvet ha allineato a Ciudad Juárez (Messico) in occasione della sua opera Zapatos Rojos: una denuncia contro i soprusi ai danni delle donne.

Un gesto forte che dimostra come non si resta di certo indifferenti davanti alla violenza ma anzi, ci insegna a parlare e ad avvicinarci a questo tema nella speranza che un giorno si possa davvero dire che quello della violenza delle donne è solo un lontano e brutto ricordo.

Le altre iniziative di ABF

Anche nelle altre sedi di ABF non sono mancate le attività finalizzate a ricordare l’importanza del contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.

Da Trescore, ad esempio, arriva questo collage di articoli di giornale riportanti notizie inerenti al tema. Su di essi, con tratti rossi, è stato scritto un grido di aiuto.

Le allieve e gli allievi di San Giovanni Bianco si sono invece riuniti in un flash mob organizzato al di fuori del Municipio, per esprimere il loro “no” alla violenza sulle donne.

In collaborazione con Il Comune, le ragazze e i ragazzi della sede di Treviglio hanno realizzato dei piccoli sacchetti di pane, confezionati insieme ad alcune frasi shockanti sovrastate dal numero per le emergenze: 1522. Il motto scelto per l’iniziativa è “Per molti la violenza è pane quotidiano“. Il vicesindaco Giuseppina Zoccoli in Prandina ha poi ricevuto i sacchetti dalle mani dei rappresentanti di ABF, per farsi portatrice di questo messaggio sul territorio e ricordare come la violenza non dovrebbe essere mai vissuta nella nostra quotidianità.