Nella storia di successo di oggi si parla di Mattia, 20 anni,  un allievo di cucina di ABF che ha raggiunto il suo più grande sogno, quello di diventare studente di medicina. 

Il sogno di Mattia Corvi sin da piccolo 

Sin da piccolo, Mattia Corvi, influenzato dal suo cartone animato preferito, Ratatouille, aveva solo un obbiettivo nella vita: diventare cuoco. A tredici anni, in uscita dalla scuola media, non aveva dubbi nella scelta: ABF indirizzo cucina. La scelta fu talmente convinta e senza dubbi che Mattia non partecipò a nessun Open Day di altre scuole sul territorio e così, a settembre, zaino in spalla, inizia la sua nuova avventura proprio qui in ABF. 

Il percorso in ABF, l’importanza dei professori. 

Abbiamo incontrato Mattia presso la sede di Clusone, per farci raccontare l’avventura che lo ha portato a realizzare prima un sogno e poi un altro.

Anche in questo caso Mattia non ha dubbi: “i tre anni in ABF sono stati qualcosa di unico, speciale, ho trovato un posto sereno e quasi “familiare”. I docenti mi hanno aiutato a crescere sia personalmente, sia professionalmente”. Con un sorriso sulle labbra ci racconta i primi giorni del suo viaggio. Arriva in ABF intimorito e “disarmato”, con tante idee ma poche competenze, ma poi arriva in ABF e i suoi professori da subito lo stimolano: “hai del potenziale, cerca di sfruttarlo al meglio”. La forza di volontà di Mattia alimenta la sua passione, dando il giusto sprono sia dal punto di vista delle materie teoriche che in quelle professionali.

Il tempo passa, Mattia impara i primi rudimenti di cucina e poi, via via, i suoi piatti diventano sempre più elaborati. Anche lo chef Bonalda conferma con un certo orgoglio la qualità del lavoro del ragazzo: “ricordo che spesso i piatti di Mattia Corvi erano i più curati e venivano usati come esempio“.

Le prime esperienze lavorative

Durante il suo percorso scolastico svolge il tirocinio presso il Roof Garden dell’Hotel San Marco. Mattia lo ricorda come un’esperienza formativa molto importante per la sua crescita come cuoco. Sembra che si stia tracciando il futuro così come lo aveva sognato: ha mosso i primi passi sulla sua strada.

Decide in seguito di fare un po’ di esperienza personale in autonomia, al di fuori di Azienda Bergamasca Formazione e si trova catapultato nel mondo del lavoro. Qualcosa cambia in lui: “ho trovato un mondo diverso da quello che mi aspettavo. La mia prima esperienza fuori da ABF non stava andando bene, al punto che ho iniziato a chiedermi ‘ma cosa ci faccio qui? ‘, valutando addirittura di mollare tutto“.

Mattia però è cresciuto con la consapevolezza di dover lottare per i propri obiettivi, ed è con questo spirito che affronta il terzo anno. Il tirocinio al Ristorante Frosio di Almé è stato un successo ma, nonostante l’esito positivo, ormai Mattia ha iniziato a pensare ad un futuro alternativo.

Il tempo passa e Mattia conclude il percorso triennale superando gli esami di qualifica con il massimo dei voti. Ma nel frattempo ha maturato la sua decisione: la cucina non è il suo mondo, sa cosa vuole fare: il medico

Il cammino dopo ABF per arrivare ad entrare nella facoltà di medicina 

Ottenuta la qualifica di terzo livello europeo presso ABF, Mattia Corvi capisce di voler entrare in una università e quindi passa alla scuola che gli può dare più di tutte le basi per poter inseguire il suo sogno. Si impegna tutta estate per studiare e recuperare le competenze pregresse e decide di iscriversi al socio-sanitario di Gazzaniga. Dopo due anni ottiene la maturità, sfiorando anche in questo caso il massimo dei voti: il diploma riporta la splendida votazione di 97/100.

Il racconto di Mattia continua: “essendo deciso ad iscrivermi a medicina, ho iniziato a studiare per il test di ammissione già nell’estate tra il quarto e il quinto anno. Non volevo farmi trovare impreparato. Cercavo aiuti in manuali, test busters e addirittura su video di YouTube. La cosa bella è che più approfondivo, più mi appassionavo alla materia, nonostante la stanchezza. Studiare in autonomia non è stato facile, ma ero convinto della mia scelta, e dovevo farcela“.

Arriva il 3 settembre e Mattia prova il test di ammissione. Come previsto il test complicato e infatti “per scaramanzia, dopo il test, mi sono isolato e non ho voluto parlare con nessuno fino all’arrivo dei risultati“. Quando questi arrivano è incredulo ma soddisfatto: il suo sogno ha inizio. Già al primo tentativo è stato ammesso alla facoltà di medicina di Padova.

Un nuovo bivio, una nuova strada

Attualmente Mattia ha finito il primo semestre di medicina con ottimi risultati, infatti è al passo con gli esami. “Sono contento perché è stata una sessione difficile ma ha passato gli esami con valutazioni alte, con grande soddisfazione mia e della mia famiglia”

Mattia ricorda con orgoglio il percorso in ABF, consapevole di aver imparato un mestiere, quello di cuoco. In un certo senso, anche se non esercita questa professione, gli apprendimenti vengono messi sempre in pratica: “diciamo che il mio menu da studente fuori sede è un po’ più vario rispetto a quello dei miei coinquilini: so andare oltre all’apertura della scatoletta di tonno! Di solito mi diverto a preparare dei manicaretti anche ai miei compagni. Insomma, in un certo senso, non ho mai smesso di cucinare per gli altri!“. 

Le considerazioni di Mattia Corvi sul suo percorso

Mattia ripensa al suo percorso e non rimpiange nessuna delle sue scelte: “Quando fai la scuola di cucina e frequenti un Centro di Formazione Professionale sai che stai sviluppando soprattutto competenze pratiche che ti consentono di entrare subito nel mondo del lavoro. Questo non deve però limitare i tuoi obiettivi: se credi di non poter andare oltre è solo un limite che ti stai mettendo da solo“. Quando gli chiediamo se, tornando indietro, sceglierebbe un altro percorso, non ci pensa nemmeno un secondo: “Assolutamente no! Ho scelto la scuola che volevo e non rimpiango assolutamente i miei passi. Anzi, probabilmente se ad esempio mi fossi iscritto ad un liceo scientifico, non mi sarei sentito spronato a dare di più. Continua poi pensando al lato delle relazioni umane: “In ABF mi sono sentito parte di qualcosa e preso in considerazione sin dal primo momento come persona e non come ‘numero’. Questo in qualche modo mi ha permesso di emergere e quindi sì, assolutamente, rifarei questa scelta altre mille volte. ABF mi ha preparato professionalmente al punto che avrei potuto entrare nel mondo del lavoro anche prima del raggiungimento del diploma. Però la scelta della Formazione Professionale non mi ha impedito di ri-orientarmi dopo aver ottenuto la Qualifica, indirizzandomi verso la maturità dello Stato”.

Ringraziamenti 

Dopo questo tuffo nel passato, Mattia vuole esplicitamente ringraziare alcuni tra i suoi docenti. Tra questi, in particolar modo la professoressa Martinelli che, coinvolgendolo attivamente nelle attività di orientamento e di Open Day, gli ha trasmesso la capacità di parlare davanti a una platea di persone e ora questa competenza è molto utile durante gli esami orali. Un pensiero accorato anche al suo chef, Bonalda e alla sua famiglia che l’ha sempre sostenuto in tutte le sue scelte.

Per ABF è sempre un motivo di orgoglio sapere che un ex allievo ricorda con piacere i momenti passati nei laboratori, ma lo è ancora di più saper di aver segnato positivamente la vita di un ragazzo anche se poi ha deciso di seguire un’altra strada. Tutti noi facciamo il tifo per te, Mattia, in bocca al lupo, siamo sicuri che riuscirai a raggiungere tutti i tuoi obiettivi!