A chi non è capitato di andare al mare per quella meritata vacanza alla pensione “Lungomare”, aver trovato 5 ore di sole in una settimana e aver passato il tempo con tornei di briscola e scopone scientifico?

Quante volte si pensa al Natale sotto la neve con un bel  “Panettone e del buon vin brulè” e ci ritroviamo con una temperatura quasi autunnale se non primaverile?

Quante volte sentiamo dire:”Ghe piő i stagiù d’őna olta” (trad. non ci sono più le stagioni di una volta) da quei bei signorotti anzianotti al “bar Pino” che borbottano di fronte al loro “calicino”?

E allo stesso modo quante volte abbiamo detto: “MAH…. Questa carta del prosciutto non è umida, dove la butto, nella carta? Nell’umido? Nel secco? Va bhe dai vediamo: a bi bò chi sta sotto non lo so….”

Avete ragione miei cari anzianotti la vita era decisamente migliore prima, “si stava meglio quando si stava peggio” .

 

I nostri ragazzi sono ormai cittadini di un mondo in continua evoluzione, di un mondo che vive di promesse legate all’eco sostenibilità, al riciclo, al risparmio energetico e purtroppo dovranno convivere con queste situazioni anche quando a luglio ci saranno 8 gradi e invece che temporali estivi arriveranno dei veri e propri monsoni.  Purtroppo l’errore è nostro. Questo sarà il mondo che daremo loro in eredità…e sfortunatamente tutto ciò a causa della nostra buona ignoranza.

Per esempio:

Quanti di noi sanno che nel 1972 a Stoccolma si è tenuta la prima Conferenza internazionale sull’Ambiente umano che, alla presenza di 113 Paesi, ha trattato temi relativi allo Sviluppo Sostenibile ed è stata identificata come punto di partenza della discussione internazionale sulla politica ambientale globale?

Quanti di noi sanno che nel 1992 a Rio de Janeiro c’è stata la prima conferenza mondiale alla presenza di 108 capi di stato per tentare di porre fine alle dilaganti male-abitudini del popolo mondiale?

Ammettiamolo se si sente nominare Rio de Janeiro a cosa si pensa? All’incontro sull’ecologia? All’importanza dell’eco-sostenibilità? Suvvia, sarebbe una bugia talmente grossa da far impallidire persino Pinocchio…E credetemi far impallidire un pezzo di legno non è facile…

Il C.F.P di Trescore quindi si è mosso per tentare almeno di smuovere le coscienze dei nostri ragazzi (per smuovere realmente le loro coscienze, le lezioni dovrebbero tenerle le veline di striscia la notizia.. ma promettiamo che noi faremo il possibile).

Infatti siamo orgogliosi di potervi informare che dopo molte fatiche ed ore di riunioni estenuanti siamo riusciti a Vincere un Bando finanziato dalla Fondazione Cariplo dal titolo “Ricarichiamoci!”

Il messaggio che questo progetto vuole lanciare è quello di non gettare la spugna e tentare di porre rimedio agli errori; ma per far questo serve evidenziare il problema, vederlo con i propri occhi e razionalizzarlo.

L’obiettivo è sensibilizzare l’allievo verso questa tipologia di tematiche utilizzando una partecipazione attiva, emozionale e non solo limitata al libro di scienze e di geografia. Diverse infatti saranno le uscite sul territorio: WWF, centrali di riciclaggio, incontri con persone esperte…

Tutti gli argomenti saranno supportati da lezioni frontali costruite insieme alla classe, si parlerà di diritto, di economia, di statistica e si faranno anche approfondimenti in lingua inglese. Il programma scolastico verrà stravolto, i docenti si sono impegnati a rielaborare gli obiettivi che i ragazzi devono acquisire e ricalibrarli legandoli a tematiche ambientali per far sì che l’allievo si possa immergere completamente nei temi ambiente, riciclaggio, eco-sostenibilità’, risparmio energetico…

Alla fine del percorso i ragazzi dovranno ragionare e pianificare, dovranno confrontarsi e realizzare un progetto, un’invenzione che possa tentare di risolvere una qualsiasi problematica ambientale.

Con questo non pretendiamo di salvare il pianeta o che i ragazzi si trasformino in ambientalisti in un secondo. Vogliamo solo creare una coscienza comune e innalzare il livello di sensibilità almeno nella nostra famiglia di via Damiano Chiesa.

Presentazione progetto RICARICHIAMOCI