Sono state centinaia le iniziative nelle scuole e nelle classi riguardo il conflitto tra Russia e Ucraina. C’è chi raccoglie fondi e generi di prima necessità, chi disegna, chi scrive lettere ai signori della guerra. E ancora: chi mette in gioco i corpi con flash mob creativi, chi tappezza i cancelli degli istituti con cartelloni e striscioni dove il messaggio è univoco: pace, pace, pace.

I ragazzi del CFP di Trescore si sono organizzati e attrezzati per far sentire la vicinanza e il calore al popolo ucraino e in generale mandare un messaggio di pace e solidarietà. Ogni settore si è occupato e concentrato su un’attività, parte di un progetto unico per esprimere con diverse forme la propria solidarietà ai popoli colpiti dal conflitto.

E come sempre i ragazzi non hanno deluso le aspettative in termini di creatività: con partecipazione e grande impegno si sono buttati a capofitto nel progetto, dopo essersi organizzati per settore.

Il settore elettrico ha deciso di occuparsi della stesura di una lettera ad un profugo immaginario. I ragazzi, coordinati dalla prof. di italiano, hanno immaginato di poter parlare con profugo e lasciargli i loro messaggi di solidarietà e speranza. Ognuno di loro ha esplicitato cosa avrebbe detto ad un coetaneo, costretto a fuggire dal proprio paese, dalla propria casa. Sono emerse tante emozioni, tanti pensieri e qualcuno si è sentito di raccontare anche il proprio vissuto (o della sua famiglia) “da profugo”: sono stati momenti molto intensi. La lettera ha poi preso forma selezionando alcuni dei pensieri più condivisi, in una forma “giovane” e accessibile.
La lettera verrà stampata e appesa nei corridoi della scuola in modo che sia fruibile da tutti.

Il settore motorista, invece, ha utilizzato un pannello di legno su cui scrivere il ritornello della canzone Zombie, colonna sonora ricorrente in molti video postati sui social sul conflitto. Il testo della canzone sarà circondato dalle firme dei ragazzi che in questo modo esprimono la loro solidarietà.

Il settore carrozzeria ha deciso di “giocare in casa” e di decorare un cofano, dopo averlo preparato… come sanno fare loro! Il cofano avrà dipinto il profilo di Città Alta da cui sbuca il simbolo della pace come fosse un sole. Siamo in trepida attesa di vedere il risultato finale!

Infine, il settore meccanico, si è occupato di una raccolta fondi all’interno della scuola finalizzata all’acquisto di generi di prima necessità da inviare in Ucraina tramite un’associazione locale. I ragazzi hanno personalmente fatto la spesa e recapitato i beni con la certezza che ognuno di noi può dare il suo piccolo contributo.

L’attenzione sul conflitto che sta interessando Ucraina e Russia non si è mai spenta: moltissime sono le lezioni in cui i ragazzi e gli insegnanti fanno considerazioni sulle conseguenze (sociali, economiche, etc.) della guerra.