Come ogni anno il 21 marzo viene celebrata un’importante ricorrenza: la giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie, in segno di richiamo alla giustizia sociale.

Nel 1994 Don Luigi Ciotti fonda Libera, un’associazione volta a chiedere l’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.

Nel corso della 27° edizione, anche ABF Bergamo ha deciso di sensibilizzare i ragazzi in merito alla tematica della memoria e della lotta contro le mafie.

ABF ha definito un personale contributo attraverso l’ideazione di un progetto che ha previsto la lettura dei nomi dei minori uccisi dalla mafia; facendone risuonare l’appello nel cortile della struttura.

A citare uno dopo l’altro i nominativi delle giovani vittime, con l’utilizzo di un microfono e casse risonanti, sono stati gli stessi ragazzi della scuola.

“La classe dei banchi vuoti” è il libro che contiene le citazioni dei nomi delle giovani vittime della mafia.

Il libro scritto da Luigi Ciotti e Sonia Possentini racconta storie di bambini uccisi dagli orrori commessi dalla criminalità organizzata.

Un’iniziativa significativa quella proposta dal professore Alessandro Quinto e dal corpo docenti.

La volontà è far riflettere i giovani d’oggi su quanto sia fondamentale far camminare sulle proprie gambe la legalità e mantenere vivo il ricordo.

Al termine dell’attività svolta dai ragazzi si è ascoltata la canzone “Cento passi”; dedicata all’assassinio di Peppino Impastato.

La vittima dedicò la propria vita a combattere la mafia con coraggio e audacia e per questo venne ucciso dal boss mafioso Gaetano Badalamenti il 9 maggio 1978; stesso giorno del delitto Moro.

Per sottolineare l’essenziale ruolo rivestito dall’istruzione e dall’educazione, lasciamo una delle citazioni di Montaigne: “Insegnare, non è riempire un vaso, ma è accendere un fuoco”.