Un’iniziativa condivisa per dare valore a un gesto semplice e potente
Una proposta nata dal confronto
In occasione del 20 dicembre 2025, ABF celebra per la prima volta la Giornata della solidarietà, un momento simbolico pensato per rafforzare i valori che ogni giorno accompagnano le attività formative nelle nostre sedi. L’iniziativa è nata all’interno della delegazione trattante, dove le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) hanno proposto di dedicare uno spazio di riflessione al tema della solidarietà. La proposta è stata accolta con convinzione dall’amministrazione di ABF, che ha ritenuto importante farne un’occasione collettiva, estesa a tutte le sedi e rivolta a tutta la comunità scolastica prima dell’avvio delle vacanze natalizie.
Dalle reciproche considerazioni è nata una lettera, redatta all’interno di un percorso comune, che in questi giorni viene letta nelle classi di ABF. Un testo semplice, pensato per i ragazzi e le ragazze, che offre spunti di riflessione su un valore fondamentale: la solidarietà.

Una lettera da leggere e condividere
Il testo racconta come la solidarietà non sia solo un concetto astratto, ma un comportamento concreto che si esercita ogni giorno. Attraverso piccoli gesti quotidiani, una parola di incoraggiamento, una mano tesa, una pausa condivisa, si costruisce una comunità più forte e accogliente. Il messaggio è chiaro: la solidarietà è una forza che moltiplica le energie, riduce il peso delle difficoltà e rende le persone più unite.

Ecco la lettera completa:
“Cari ragazzi e care ragazze,
tra poco ci saluteremo per le vacanze.
È un tempo speciale, pieno di attese, luci e regali. Eppure, dietro tutto questo ci sono valori più profondi che non dovremmo mai dimenticare. Uno di questi, forse il più importante, è la solidarietà.
Immaginate una giornata qualsiasi in ABF. C’è chi arriva stanco, chi ha sbagliato un esercizio, chi vorrebbe mollare. Poi accade qualcosa di semplice: un compagno si ferma, spiega, incoraggia. Quel gesto, che dura solo un attimo, cambia il clima della giornata. Diventa energia nuova. È così che funziona la solidarietà: un piccolo gesto che moltiplica la forza di tutti.
L’abbiamo sperimentato tutti, quando “siamo giù” e quando sembra che tutto il mondo giri a rovescio intorno a noi. A volte è proprio una parola inattesa, un incoraggiamento inaspettato che producono un risultato che non potevamo nemmeno immaginare. E che ci aiuta a tornare più felici, meno arrabbiati col mondo.
Pensiamo a chi ha il coraggio di esserci vicino nei nostri momenti no; a chi sa di rischiare un’amicizia pur di condividere un periodo difficile per rendere minore il peso da sopportare.
Ecco; essere solidali non significa essere eroi. Significa accorgersi degli altri. Mettersi nei loro panni, anche solo per un momento. Significa capire che i successi personali hanno valore solo se costruiti insieme, sostenendosi a vicenda.
Nel mondo del lavoro e nella vita, chi sa collaborare, ascoltare e condividere diventa un punto di riferimento: non perché è il più forte, ma perché è quello che sa tenere unito il gruppo.
Vivere la solidarietà è un allenamento quotidiano: nei laboratori, nei progetti, nelle giornate di studio. Più la pratichiamo, più ci accorgiamo che aiutare qualcuno significa, in fondo, aiutare anche se stessi.
Questo allenamento alla solidarietà è una competenza fondamentale per il vostro futuro. Le aziende cercano sempre di più persone capaci di fare squadra, di risolvere problemi non da soli, ma mettendosi a disposizione, condividendo conoscenze e sostenendo chi è in difficoltà. La solidarietà è l’ingrediente segreto che trasforma un gruppo di individui in una vera forza produttiva.
Viviamo in un’epoca in cui è facile concentrarsi sui propri obiettivi e dimenticare il resto. Eppure, le persone che lasciano il segno sono quelle capaci di guardare oltre sé stesse. La solidarietà non si insegna sui libri: si impara nei gesti quotidiani, nei laboratori, nelle pause condivise, nei piccoli atti che costruiscono un clima di fiducia.
Ricordiamocelo: la solidarietà è la vera forza che trasforma ogni comunità in una famiglia.
Recita un notissimo proverbio africano: “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme.
Agli auguri per le future vacanze, aggiungiamo allora quelli di “buona solidarietà” che si traduce ogni giorno in piccoli gesti concreti per costruire insieme, a partire da noi di ABF, un mondo di cui possiamo essere protagonisti ed orgogliosi.“

Un valore che si allena ogni giorno
Con questa iniziativa, ABF ribadisce quanto la solidarietà sia una competenza trasversale essenziale nel percorso formativo dei nostri studenti. Nei laboratori, nei progetti, nei momenti informali, imparare a riconoscere il bisogno dell’altro, a collaborare, a sostenersi reciprocamente, è parte integrante del cammino educativo. È un’abilità che si sviluppa nel tempo e che prepara i nostri ragazzi e le nostre ragazze non solo al mondo del lavoro, ma alla vita adulta e alla cittadinanza attiva.
In un tempo in cui è facile concentrarsi solo su se stessi, questa giornata ci ricorda che costruire insieme è possibile. E che la solidarietà, silenziosa ma potente, è la base di ogni comunità che vuole crescere, imparare e migliorarsi.
