Matteo Biasion, un ragazzo di 16 anni con tanta voglia di mettersi in gioco a Dublino

Matteo ha svolto un percorso triennale come operatore di cucina presso la sede di Bergamo.

La nostra scuola ha trasmesso lui così tanta passione che, durante il terzo anno, ha accettato la proposta di svolgere un tirocinio della durata di tre settimane all’interno di un ristorante a Dublino.

Dopo sole due settimane dall’inizio dello stage il proprietario del ristorante in cui Matteo passava le sue giornate, gli ha proposto un vero e proprio contratto di lavoro, quindi di diventare a tutti gli effetti un membro del suo staff per 6 mesi. Nonostante il ragazzo fosse entusiasta dell’offerta ricevuta, ha deciso di firmare soltanto per 3 mesi.

AS ONE: cibo con uno scopo

Il ristorante che ha assunto il nostro studente si chiama As One. Un locale incentrato sulla stagionalità biologica situato nel centro di Dublino. Qui, Matteo ha imparato il rispetto per l’ambiente, per il modo in cui il cibo viene coltivato e per il nutrimento dato al nostro corpo.

L’intervista a Matteo Biasion

Non appena avuto notizie dell’esito più che positivo di questo tirocinio, abbiamo incontrato in videocall Matteo per poter fare una chiacchierata insieme a lui e capire cosa lo ha spinto ad accettare questa proposta.

Il ristorante in cui sono gode di un’ottima gastronomia, un bellissimo ambiente, un bel team di lavoro. Purtroppo, non è la tipologia di cucina che piace a me, in quanto si tratta di una cucina molto semplice, per i miei standard forse un po’ troppo. Io preferisco lavorare diversamente, studiando ricette nuove ogni giorno, diciamo che prediligo una cucina più complessa, con più lavorazioni.”

Successivamente, ci ha spiegato quale è una sua giornata tipo e quali sono le sue mansioni all’interno di AS ONE.

La mi giornata tipo è la seguente: si parte con la sveglia alle 5:30, alle 7:30 inizio il mio turno lavorativo in cui svolgo tutte le preparazioni utili al pranzo. Subito dopo, mi occupo del reparto dei panini con tutti gli ingredienti necessari per le farciture. Una volta terminato il tutto, si inizia con il vero e proprio servizio. Stiamo parlando di un ristorante che fa in media 110/120 coperti a servizio, quindi non ci si annoia mai. Successivamente al pranzo, ovviamente, ci sono tutte le pulizie; di conseguenza rientro nell’abitazione della mia host family intorno alle 8 di sera

Matteo ha concluso la chiamata raccontandoci che rifarebbe sicuramente la scelta di partire per un’esperienza formativa all’estero, la quale lo ha aiutato ad arricchirsi culturalmente ed emotivamente.

I consigli di Matteo Biasion per chi vuole fare un’esperienza all’estero

La difficoltà più grande per lui è stata la lingua. Matteo consiglia a tutti di “buttarsi”, di parlare tanto e di guardare film in lingua originale.

Matteo spiega che tutti dovrebbero fare un’esperienza all’estero, o comunque lontano da casa. A soli sedici anni, ritrovarsi lontano dalle proprie origini, dalla propria famiglia per tre mesi; è una situazione che ti fa crescere tanto, ti responsabilizza ed impari a conoscerti meglio.

In ABF crediamo che sia molto importante per gli studenti affrontare e superare se stessi e tutte le sfide che vengono poste davanti loro durante esperienze come quella che ha vissuto Matteo. Siamo molto contenti di poter proporre queste esperienze immersive e professionali anche al di fuori dell’Italia, sia per le opportunità che una nuova cultura può proporre, sia per ottenere nuove competenze e conoscenze personali!