ABF presta attenzione alla salute mentale degli studenti.
I docenti partecipano al progetto “Io sono qui” dedicato alla sensibilizzazione sui disagi vissuti dagli adolescenti.
Nella mattinata del 25 Settembre, presso la nostra sede, si è svolto uno dei tre incontri del progetto “Io sono qui”.
Grazie ai rappresentanti dell’ASST Papa Giovanni XXIII, i docenti di ABF hanno potuto conoscere il progetto e formarsi per gestire al meglio le situazioni di disagio che possono colpire gli adolescenti.
Perché partecipiamo a questi interventi?
ABF riconosce l’importanza di questo progetto e condivide i suoi valori. Per questi motivi proponiamo ai nostri docenti di partecipare agli interventi con i quali saranno formati a rendersi conto dei possibili problemi che gli adolescenti affrontano durante questa fase della vita.
Essendo consapevoli dei segnali che indicano un possibile disagio, il nostro personale sarà in grado di intervenire tempestivamente, segnalando la situazione critica e permettendo così al giovane di ricevere il supporto necessario per affrontare e superare questo momento difficile.
Il progetto “Io sono qui”.
Il progetto è rivolto ai cosiddetti “giovani invisibili”: ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni il cui disagio psicologico non viene adeguatamente preso in considerazione dagli adulti di riferimento.
Attraverso una serie di interventi sul territorio, condotti da esperti qualificati, il progetto mira ad aiutare questi giovani a uscire dalla loro situazione critica, costruendo un sistema di supporto che non solo li accompagni nel presente, ma che prevenga anche il riaffiorare del problema in futuro.
Riconoscendo l’importanza e l’influenza positiva che questa iniziativa può avere sulle nuove generazioni le seguenti realtà del nostro territorio hanno scelto di diventare partner del progetto:
- il Consorzio Sol.Co Città Aperta, capofila del progetto, mette a disposizione reti territoriali e risorse professionali nell’ambito dell’educazione.
- l’Istituto Palazzolo, fornirà formazione App SC(hi)ACCIA DCA alle Scuole e attiverà laboratori multiespressivi, sensoriali e cooking lab.
- l’Opera Diocesana Patronato S.Vincenzo, che organizzerà laboratori legati “al fare” in piccoli gruppi o in momenti individuali di orientamento seguiti da un tutor di riferimento.
- ASST Papa Giovanni XXIII, che con la sua Unità Operativa Complessa mette a disposizione uno psicologo per le diverse attività del progetto.
Quali sono gli obiettivi del progetto?
L’iniziativa, parte del bando “ATTENTA-MENTE” di Fondazione Cariplo, ha diversi obiettivi da raggiungere. Il primo scopo è quello di avviare nei territori azioni di tipo preventivo e un modello di intercettazione precoce del bisogno degli adolescenti e pre-adolescenti invisibili.
In seguito si punterà a costruire progettualità di presa in carico integrata, di consolidare le competenze sulla capacità di intercettazione precoce del disagio adolescenziale e sull’invio ai servizi di competenza.
A chi è indirizzato?
I destinatari a cui è rivolta questa iniziativa nelle sue varie fasi sono:
- Minori tra i 13 e i 17 anni e le loro famiglie.
- Operatori professionali e stakeholder territoriali.
- Scuole e insegnati.
- Istituzioni ed enti impegnati nella tutela e promozione del benessere dei minori.
- Ambiti territoriali.
Quali azioni verranno messe in pratica?
Sul territorio inizieranno diverse azioni volte a raggiungere gli obiettivi del progetto, queste sono:
- Promuovere nei territori degli Ambiti un modello di intercettazione precoce dei ragazzi invisibili con esordio di disagio.
- Presa in carico leggera e follow-up di preadolescenti e adolescenti invisibili.
- Attivazione di percorsi formativi Capacity Building rivolto agli adulti che incontrano e lavorano con preadolescenti e adolescenti.
- Potenziamento e diffusione App SC(Hi)ACCIA DCA.
- Presenza di Case Management specialistico nei servizi residenziali per i progetti individuali dei ragazzi.
- Elaborazione di un protocollo operativo sovra Ambito per la presa in carico integrata di adolescenti fragili.
Risultati auspicati.
Con questo ambizioso progetto, si punta a ottenere numerosi risultati. Tra gli obiettivi principali, vi è il miglioramento della capacità di identificare e riconoscere i bisogni dei giovani da parte degli adulti e dei servizi sul territorio, oltre ad accrescere la consapevolezza riguardo ai servizi di riferimento e alle procedure di segnalazione e invio. Si intende inoltre rafforzare la capacità di agire in modo coordinato nell’erogazione dei servizi per gestire le situazioni di disagio, e definire prassi condivise tra le realtà sociosanitarie dei tre Ambiti territoriali per una presa in carico efficace dei bisogni dei ragazzi.