Un giardino di iris in onore di Paola Mostosi e di tutte le donne vittime di violenza

La conclusione di un percorso di sensibilizzazione

Nel giardino antistante l’ingresso di Azienda Bergamasca Formazione, venerdì 1 dicembre ha avuto luogo la conclusione di un significativo progetto iniziato il 18 aprile. Questo evento simbolico ha segnato la fine di una serie di incontri dedicati alla sensibilizzazione contro il femminicidio. A seguito dei recenti fatti di cronaca, il progetto ha assunto un rilievo ancora più marcato. In un gesto che simboleggia memoria e speranza, sono stati piantati una decina di iris nel cortile della scuola, dando vita alla conclusione del progetto “Una Iris per Non Dimenticare Paola Mostosi e tutte le altre donne vittime di violenza”.

L’iris, celebre per la sua resilienza e la capacità di fiorire in condizioni difficili, è stato scelto come simbolo di rinascita e forza. Cristina Mostosi, sorella di Paola Mostosi, scomparsa tragicamente nel 2002, ha preso parte attiva agli incontri, condividendo la sua esperienza personale. Ha offerto una prospettiva intima e commovente sull’importanza di combattere il femminicidio e sull’essenzialità del rispetto e della cura nelle relazioni.

Commemorazione e ricordo

Nell’ambito dell’evento, sono state svelate due targhe commemorative: una dedicata a Paola Mostosi e l’altra a Chiara Calleri, docente di ABF recentemente scomparsa.

Un momento particolarmente toccante dell’evento è stata la commemorazione di Chiara Calleri, una stimata docente di ABF la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incommensurabile nella comunità scolastica. La Calleri, nota per la sua passione nella formazione e per il suo impegno nel promuovere la consapevolezza sociale tra i giovani, è stata una figura chiave nel dare vita e sostegno al progetto. La sua dedizione non solo all’insegnamento ma anche alla causa della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne ha lasciato un’eredità di ispirazione e coraggio.

Durante l’evento, una targa commemorativa è stata svelata in suo onore, riconoscendo il ruolo cruciale che ha svolto nel portare avanti iniziative significative come questa. La sua capacità di coinvolgere gli studenti e di creare un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso è stata ammirata da tutti. La lettura di una poesia commovente, scritta dal collega Igor Soglian, ha offerto un momento di riflessione profonda, permettendo ai partecipanti di condividere il loro dolore e il loro rispetto per una figura tanto ammirata.

La presenza dei familiari di Chiara durante la lettura della poesia ha aggiunto un ulteriore strato di commozione e significato all’evento. La Calleri è stata ricordata come una persona che viveva con l’intento di rendere il mondo un luogo migliore, attraverso l’educazione e l’empatia. La sua passione per la vita e per il suo lavoro è servita da faro per molti, e il suo impegno in progetti di sensibilizzazione come questo ha lasciato un impatto duraturo.

L’evento si è concluso con un momento di convivialità nella sala bar di ABF, luogo prediletto da Chiara Calleri per il dialogo e la condivisione con i colleghi. Questo incontro ha segnato un importante passo avanti nella sensibilizzazione dei giovani di ABF sulla lotta contro la violenza sulle donne. La bellezza e la forza emergenti dalle circostanze più ardue sono state simboleggiate dagli iris, che ogni anno sbocciano con maggiore splendore, a testimonianza della resilienza e della bellezza intrinseca alla vita.

L’inaugurazione della mostra “La poesia del rispetto”

Presso la Sala Manzù di Bergamo, lunedì 4 marzo è stata inaugurata l’esposizione “La poesia del Rispetto”. Questo importante evento sarà dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza contro le donne.

La mostra è stata organizzata da Cristina Mostosi, presidente dell’Associazione Le Iris di Trebecco. La mostra darà inizio a tre settimane di appuntamenti culturali mirati sulla tematica della violenza contro le donne, da non perdere!

ABF, da sempre presente e interessato alle tematiche sociali, ha collaborato occupandosi del servizio catering durante l’inaugurazione.