Quali sono le mansioni e i requisiti per la formazione di un OSS?

L’Operatore Socio-Sanitario, comunemente abbreviato in OSS, è una figura professionale che svolge un lavoro di natura ampia. Da non confondere con l’ASA (Assistente Socio-Assistenziale), l’OSS è molto spesso vicino all’infermiere ma non ricopre lo stesso ruolo e ha mansioni differenti. I suoi compiti infatti spaziano dall’igiene personale e domestica allo sviluppo della socialità dell’assistito, rapportandosi anche con la famiglia. In altre parole si occupa di aiutare a soddisfare i bisogni primari di persone con difficoltà, come anziani o disabili. Si tratta quindi di un professionista che offre supporto all’assistenza e che può trovare collocamento in cliniche, ospedali o case di riposo ma anche a domicilio in abitazioni private.

Qualifica e requisiti

Benché non sia di tipo universitario, quella al ruolo di OSS non è da considerarsi come una formazione di seconda categoria. Si tratta infatti di professionisti che hanno svolto un corso della durata di 1000 ore presso enti accreditati dalla Regione di residenza. Questi corsi sono aperti a chiunque sia in possesso di un Diploma di scuola superiore o di una Qualifica professionale ed abbia compiuto i 18 anni di età. Il percorso di formazione garantisce una preparazione trasversale. È previsto infatti lo studio di diverse aree nel campo assistenziale, sia dal punto di vista tecnico-sanitario che dal punto di vista legislativo. La formazione comprende inoltre 450 ore di tirocinio. La qualifica ha validità nazionale.

Occupazione

Come anticipato nel primo paragrafo, quello dell’OSS è un impiego versatile e per questo molto richiesto. Ospedali, cliniche pubbliche e private e RSA fanno molto affidamento su questo tipo di figure, offrendo molte possibilità di lavoro. Secondo i dati ISTAT, le professioni sanitarie sono tra le più richieste, in particolare quella di Operatore Socio-Sanitario. La difficoltà di reperimento delle risorse nel settore è decisamente elevata (il 26%), di cui il 65,5% è dovuto alla mancanza di risposta alla domanda di lavoro. Una percentuale molto elevata che fa comprendere quanto siano necessari profili specializzati.

Le parole di un’ex corsista

“Mi sono interessata al corso OSS spinta dalla necessità di dover cambiare lavoro e dalla volontà di esercitare una professione che mi permettesse di sviluppare un rapporto empatico con le persone, di potermi “prendere cura” di loro. Il percorso intrapreso è stato interessante ed impegnativo, equamente suddiviso in una parte teorica e da una pratica, che mi ha permesso di capire concretamente se ero adatta a questo genere di lavoro. Il risultato finale è stato sorprendente ed ora lavoro nella clinica dove ho fatto il secondo tirocinio, in un reparto, la cardiologia, molto dinamico ed eterogeneo che mi permette sia di creare un rapporto ravvicinato ed approfondito con i pazienti che di poter crescere professionalmente collaborando attivamente con la figura dell’infermiere”.

Daniela, 42 anni.