Il 27 gennaio è il giorno della memoria: nel 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa superarono il cancello del campo di sterminio nazista di Auschwitz.

Quest’anno abbiamo scelto di celebrare la Giornata della Memoria in modo differente, non solamente attraverso la discussione in classe, le parole dei nostri professori e la visione di film che ci aiutino a capire l’argomento. Ma attraverso qualcosa di più materiale e tangibile: abbiamo deciso di posare una pietra d’inciampo all’ingresso del nostro cortile. Volevamo fare in modo che il ricordo e la riflessione fossero qualcosa di tutti i giorni, in cui inciampare ogni mattina entrando a scuola. Quando poi abbiamo dovuto decidere quale messaggio lasciare a chi “inciampa”, a chi legge dopo averla calpestata, ci è venuta in aiuto Liliana Segre e il suo discorso tenuto a Bergamo nel 2018.

Quando racconta della sua infanzia spiega di come sia stato difficile per una ragazzina affrontare le leggi razziali del fascismo e la discriminazione che viveva la sua famiglia. Ma più di ogni altra cosa ricorda il dolore che gli provocò l’espulsione da scuola, il non poter più andare in classe a fare lezione con le sue compagne. Quello che ricorda come terribile, fu l’indifferenza delle persone che aveva intorno, il silenzio dei vicini e della maestra, il silenzio che in pochi giusti infransero. Liliana Segre ci mette in guardia contro l’indifferenza, la considera peggiore della violenza. Perché si può sempre reagire ad un colpo, ad uno schiaffo. Mentre è quasi impossibile reagire quando nessuno ti guarda, quando tutti voltano la testa e si tappano le orecchie. Allora sei solo. Noi non vogliamo essere come chi rimase in silenzio, non vogliamo essere complici. Per questo sulla pietra d’inciampo della nostra scuola sarà scritto: Indifferenza=complicità.

Perchè:

“L’indifferenza è la chiave per comprendere le ragioni del male, è il terreno fertile nel quale, poco a poco, si radicano e crescono gli orrori. Di ieri come di oggi. Lo insegno sempre ai ragazzi che mi ascoltano: abbiate molto più timore dell’indifferenza che della violenza. Perché dalla violenza uno in qualche modo può difendersi, ma non dall’indifferenza. Come fai a rimproverare uno che, per esempio, invece di soccorrere chi ha avuto un incidente sull’autostrada, prosegue e se ne va, perché il ferito sporca la tappezzeria, perché poi devi fare da testimone, non hai tempo, devi lavorare…E quando questa indifferenza si centuplica, le coscienze si anestetizzano. Ed è facile allora credere che la cosa non ti riguardi, voltare lo sguardo, ignorare la richiesta di aiuto di un fratello, abituarsi all’orrore.” Liliana Segre.

Mercoledì 27 Gennaio 2021 alle ore 9 si terrà presso il cortile della scuola la cerimonia della posa di una pietra d’inciampo che riporta la frase proposta dai ragazzi . L’evento sarà trasmesso in diretta tramite i nostri canali social Facebook e Instagram.

Giovedì 28 Gennaio 2021 dalle ore 9 alle ore 10.30, a conclusione delle attività, tutti gli studenti sono invitati a partecipare tramite piattaforma GoogleMeet ad un incontro a cura dell’associazione ANED Bergamo (Associazione Nazionale Ex Deportati) incentrato sulla figura di un deportato politico nato a Trescore Balneario.

L’augurio è che le proposte fatte, i documenti presentati, le discussioni condotte creino nei nostri ragazzi la consapevolezza del dovere della Memoria. Una memoria responsabile, critica ed empatica verso le vicende “umane” riguardanti questo capitolo della nostra storia.