Come sta evolvendo il mercato del lavoro? Quali sono le professioni più richieste? Che cosa ci dobbiamo aspettare da quest’anno?

Il punto di partenza

Il 2021 è stato un anno di leggera ripresa dopo il crollo economico dovuto al Covid-19. Basti pensare che dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021 l’Italia ha creato circa 600.000 posti di lavoro, quasi 500.000 mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I contratti a tempo determinato continuano a sostenere l’incremento dei posti di lavoro, mentre quelli a tempo indeterminato sono simili al 2020.

Ci sono state differenze territoriali per quanto riguarda il lavoro in Italia nel 2021?

Sì, il processo di creazione del lavoro si concentra maggiormente nelle regioni del Centro-Nord. Le assunzioni nel Sud Italia sono rimaste inferiori rispetto al periodo pre-pandemia, mentre nel Nord sono lievemente aumentate.

Che cosa cambia nel 2022 in termini di politiche attive?

Nel 2022 l’obiettivo è che non vi siano lavoratori esclusi dal sistema di protezione sociale. Infatti, vi sarà un’estensione dei destinatari delle politiche attive del lavoro che comprenderà 12.4 milioni di persone. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali per la mancanza di lavoro si interviene su due piani principali: l’alleggerimento dei requisiti soggettivi e il potenziamento del sussidio economico. 

Inoltre, si attiveranno specifiche risorse da destinarsi ai giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, che non hanno lavoro e non studiano. Nell’ambito del sostegno della parità salariale di genere, viene incrementato di 50 milioni di euro il fondo per incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. 

Invece, nell’ambito delle pensioni si sono attuati interventi finalizzati a ottenere maggiore flessibilità per l’uscita del lavoro, favorendo la pensione anticipata agli addetti delle piccole e medie imprese in crisi.

I lavori più richiesti

Vari studi organizzati da note agenzie del lavoro come Randstad e Jobtech hanno definito le professioni più richieste del 2022. Queste ricerche hanno messo in evidenza che le professioni più cercate non sempre necessitano di diplomi di laurea. Di fatto in cima alla lista spiccano le professioni del magazziniere, dell’operaio metalmeccanico e dell’infermiere. A seguire si trovano l’addetto al call center, l’impiegato amministrativo, l’operatore macchine utensili , l’operatore socio sanitario e l’elettricista. Non è un caso che professioni come quelle dell’infermiere e dell’operatore socio sanitario siano fra quelle più richieste in questo periodo di pandemia, come non sono da sottovalutare tutte le professioni che presiedono l’ambito digitale, sempre più importante ai giorni nostri.

Puoi avere ulteriori informazioni sui cambiamenti del mercato del lavoro e delle politiche attive in un’ottica più ampia leggendo questo articolo.