Nella storia di successo di oggi si parla di Michele Lazzarini, un ragazzo di 31 anni che vedrà realizzarsi uno dei suoi sogni più grandi.

Dopo il percorso in ABF Clusone, Michele Lazzarini ha viaggiato per tutta l’Europa lavorando poi per 9 anni come braccio destro di Norbert Niederkofler. Ora è pronto per intraprendere il suo sogno: l’apertura del suo ristorante nella contrada Bricconi.

Le esperienze lavorative di Michele Lazzarini

Michele è stato head chef del tristellato St Hubertus, tempio sacro dell’alta cucina italiana, dove è arrivato come stagista, ha lavorato come cuoco, dopo 2 anni è diventato sous chef e dopo 7, Norbert Niederkofler, gli ha affidato completamente la guida del ristorante. La passione per la cucina dice “l’ho ereditata da mamma e nonna, con cui da ragazzo andavo a cercare funghi ed erbe nei boschi”. Dopo la scuola alberghiera in ABF e un esordio importante all’Albereta di Gualtiero Marchesi, ha lavorato al Kulmhotel di St Moritz, da Enrico Crippa in Piazza Duomo e poi ha girato il mondo, facendo stage in Cile, Danimarca, Spagna, Perù, Svezia: dal ristorante Studio al Noma a Copenaghen, da Azurmendi in Spagna al Central di Virgilio Martinez in Sudamerica, dal Boragò di Rodolfo Guzman al Faviken di Magnus Niksson. Esperienze importanti, che lo hanno portato a scoprire non solo posti e culture differenti, ma anche stili di cucina diversi, per poi ritornare a “casa sua” e valorizzare al massimo la filosofia del “Cook the mountain”.

Michele in cucina con Norbert Niederkofler
Michele in cucina con Norbert Niederkofler. Photo by Alex Moling
L’intervista a Michele Lazzarini

Michele si è raccontato da noi in un’interessante intervista. Ha iniziato spiegando come l’essere originario di un piccolo paesino abbia influenzato la sua voglia di viaggiare e di scoprire il mondo. Per citare le sue parole, “avevo una grandissima voglia di guardare oltre le montagne dove vivevo per scoprire il mondo”. Nonostante la sua voglia di scoprire il mondo circostante, Michele racconta di come le sue origini, soprattutto nel percorso che lo ha visto lavorare nel ristorante St Hubertus, siano state fondamentali per la sua filosofia di cucina. Dà grande importanza al percorso scolastico e a come grazie al percorso in ABF si sia appassionato ancora di più a questo mondo. “La scuola mi ha dato il trampolino di lancio per iniziare questa fantastica carriera” continua Michele, “poi sta ad ognuno di noi capire la propria strada e cogliere le occasioni“.
Dai uno sguardo completo all’intervista di Michele Lazzarini.

Michele nel campo
Photo by Alex Moling
Il progetto

“Quattro anni fa”, dice, “ho conosciuto in Alto Adige 4 ragazzi della contrada Bricconi di Nasolino, con i quali ho stretto subito amicizia e, molto presto, è nato questo progetto che si avvierà a giugno”. Sarà un progetto improntato sulla cultura di montagna e sul territorio, perché aprirà un ristorante all’interno una azienda agricola. “È sempre stato un mio sogno”, continua Michele, “fare più esperienze possibili e poi trovare un qualcosa che mi riportasse a casa”. Ha iniziato viaggiando per il mondo ma le sue radici sono solide nella Valle della quale è originario e che lui stesso dice di amare. La scossa che ha fatto sì che Michele spostasse il suo focus in questo nuovo progetto, è data da un progetto importante per la filosofia della sostenibilità e del territorio. “Spero che in Val Seriana si possa avere un’eccellenza nel campo della ristorazione che possa aprire più strade anche ad altre persone”.

L’obiettivo

La filosofia di Michele e dei ragazzi della contrada Bricconi sarà quella di far conoscere il ristorante ma soprattutto la cultura locale. L’obiettivo è molto ambizioso, sarà inizialmente quello di farsi conoscere nella bergamasca cercando poi di ampliarlo a livello mondiale. “Ci vuole tempo e sacrificio”, dice Michele Lazzarini, ma l’obiettivo è altissimo. Non verrà di certo aperto con lo scopo di rimanere sotto l’ala della piccola Valle o del piccolo paesino. Sarà un concetto che nasce direttamente dal territorio, offrirà una proposta aperta a qualsiasi richiesta per comprendere un bacino d’utenza completo. Ci sarà la possibilità per chiunque di sperimentare un menù completo o anche solo di una piccola portata, che rimandi comunque al grande lavoro che ci sarà dietro ogni singolo piatto. Questo ristorante presenterà un concetto nuovo, sempre basato sui canoni classici, che Michele possiede date le sue esperienze lavorative di ben 12 anni in ristoranti stellati, ma verrà rivisitato in maniera più giovanile per spezzare le barriere che una persona si può porre pensando ad una ristorazione di questo tipo.

Michele con i salumi
Photo by Alex Moling
Opportunità e consigli per i nostri ragazzi

Nel campo della ristorazione, dice Michele, “c’è tantissima richiesta di personale, soprattutto in questo periodo. Se un ragazzo ha voglia di fare di questo mestiere, c’è una grande richiesta e molte più opportunità rispetto a quando ero ragazzo io. Soprattutto è diventato più semplice poter entrare in cucine di alto livello”. Un consiglio che Michele dà è in primis quello di imparare le lingue, definite da lui fondamentali, dati i sempre più frequenti scambi di culture diverse in ogni singola cucina. Continua poi consigliando ai ragazzi di viaggiare il più possibile perché viaggiare apre la mente, fa vedere e fa capire cose nuove. “Forse se non avessi mai viaggiato non avrei mai preso la decisione di tornare qui” chiude Michele, perché è anche grazie a questo che è riuscito a capire l’importanza delle sue radici. Conclude poi con una raccomandazione per i nostri allievi: il percorso per diventare chef è incredibile e ti mette di fronte anche a momenti veramente difficili ma ciò che conta è non mollare mai e perseverare, per potersi conquistare soddisfazioni incredibili.

L’augurio di ABF

Questa semplicità che caratterizza Michele Lazzarini nella sua cucina e nella sua personalità rimane, nonostante i grandi successi che sta ottenendo. Benché sia cresciuto, rispetto al suo percorso in ABF, diventando un uomo con delle grandi responsabilità sulle spalle, riconosce alla scuola le grandi opportunità che offre e guarda al suo percorso formativo con orgoglio. Siamo sicuri che la voglia di migliorarsi costantemente e di puntare sempre più in alto lo accompagneranno sempre.

Da tutta ABF non ci resta altro che augurare a Michele di continuare su questa strada, di crescere a livello professionale ma anche a livello umano e di essere sempre felice del lavoro che sta facendo.

In bocca al lupo per la tua nuova avventura!

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Galleria fotografica a cura di Alex Moling.